L’Idroscalo di “Milano” opera monumentale

Lungo 2.500 mt, largo 300 mt e con profondità media di circa 3 mt, costituito da oltre 2 milione di mc di acqua di falda alimentata dalle acque della Martesana, l’Idroscalo della Provincia di Milano è stato inaugurato il 28.10.1930 dal Podestà di Milano, alla presenza di Mussolini per il primo ammaraggio inaugurale.

Studio di architettura Fiorentiniassociati

Andrea Fiorentini Architetto

Un grande progetto, iniziato a costruire solo due anni prima nel 1928, sulle ali dell’entusiasmo dilagante all’epoca per gli idrovolanti, alimentato anche dai primi grandi successi dell’aviazione Italiana in campo internazionale, e dalle famose attraversate oceaniche di Italo Balbo, Ministro dell’aeronautica del regime.

La conformazione geografica della penisola Italiana induceva a immaginare che l’aviazione commerciale si sarebbe sviluppata principalmente sull’acqua, da qui l’interesse per la costruzione degli Idroscali su tutto il territorio nazionale, rafforzato da una legge del 1927 che ne obbligava la costruzione in tutte le Provincie d’Italia.

In realtà già nei primi anni di vita dell’idroscalo di Milano l’aviazione si sviluppò maggiormente su terra e l’idroscalo assunse subito una vocazione a carattere prevalentemente sportivo, già nel 1934 si tennero qui i primi campionati europei di canottaggio e di motonautica.

Per la realizzazione dell’opera fu incaricata la ditta Lucchini Cave e Draghe, già presente sul territorio con numerose cave per la costruzione del vicino scalo merci di Lambrate, a cui fu concesso di scavare il materiale gratuitamente in cambio della costruzione dell’idroscalo, impegno considerevole considerati i milioni di mc di sabbia e ghiaia da scavare con i mezzi modesti dell’epoca.

Negli anni successivi e ancora oggi l’idroscalo è vissuto come luogo di sport e ricreazione, chiamato popolarmente il “mare dei Milanesi”, è tutt’oggi una grande risorsa ambientale e paesaggistica del Nostro territorio.

Non tutti sanno che L’idroscalo ricade quasi interamente sul territorio del Comune di Segrate, ad eccezione di una piccola porzione a sud ricadente su Peschiera Borromeo, e che da pochi giorni è facilmente raggiungibile a piedi o in bicicletta percorrendo una ciclabile che grazie a due nuove passerelle consente di accedervi in sicurezza.

 

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